Alle 17.30 Teatro comunale
A proposito di Marianna – spettacolo teatrale di Stropula Cantieri Teatrali
Titolo evento
Teatro comunale
L’artista monfalconese sulla quale Canova “pose affetto speciale”.
Testo di Roberto Covaz,
regia di Luca Rodella
In occasione del 200° anniversario della morte di Antonio Canova, riemerge la figura di Marianna Pascoli, sua allieva e intima amica. Figlia di genitori originari della Carnia, Marianna nasce a Monfalcone nel 1790. Come sua sorella Luigia, più giovane di quindici anni, con cui condivide l’amore per l’arte, ha lasciato diverse opere degne di nota, oltre all’immagine di una donna avvenente e di carattere, che ha saputo emergere in una società caratterizzata dalla predominanza maschile anche in campo artistico.
Stropula Cantieri Teatrali aps è un’associazione formata da 7 attori amatoriali, un tecnico e un pianista appassionati di teatro. Perché Stropula? Si narra che a Monfalcone, nel rione di San Polo, viveva nel passato una “giusta-ossi”, esperta in erbe medicinali, chiamata “la stropula” a causa della sua minuta corporatura (stropulo o stropulin in dialetto significa piccolo). E’ a questa figura che ci si è ispirati per dare un nome all’Associazione, proprio per ricordare i volti nascosti di Monfalcone e per recuperare l’identità storica della nostra terra anche attraverso leggende e curiosità, riscoprendo diversi scrittori e personaggi locali.
Nati nel 2003 come “La Stopula de Mofalcon” l’Associazione ha debuttato con una serie di commedie in dialetto e dal 2015 è iniziata la collaborazione con registi professionisti come Giorgio Amodeo, Gualtiero Giorgini, Luca Rodella, Mario Mirasola, Massimo Navone, Maurizio Zacchigna.
Grazie ad un costante lavoro di ricerca, sono stati portati in scena testi di Carpinteri & Faraguna, Roberto Covaz, Livio Glavich, Claudio Grisancich, Aldo Miniussi, Sergio Miniussi, Alessandro Rocco, Nordio Zorzenon e gli spettacoli, in italiano e in dialetto, sono stati rappresentati nei teatri e nelle scuole del Friuli Venezia Giulia, nella speranza di promuovere la passione per un sano divertimento, l’integrazione tra le diverse etnie e le diverse generazioni, la valorizzazione delle nostre tradizioni e delle canzoni popolari locali e infine ma non ultimo la riflessione sui grandi problemi sociali, l’amianto, la guerra (Voci di Pace e Hibakusha) e il grande tema dell’amore e dell’amicizia nei giovani proprio con gli scritti giovanili del sommo poeta Dante Alighieri.