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Aureliano Barnaba – Diario Hermada di Flavio Vidonis
Diario Hermada di Flavio Vidonis
Piazza della Repubblica
Spazio Sud
Un diario lungo 500 pagine che riporta alla luce la storia della Grande Guerra sepolta sul Monte Ermada per 80 anni. Scritto dal marzo 1998 al dicembre 2008 da Flavio Vidonis, allora presidente del Gruppo Cavità Artificiali dell’Alpina delle Giulie, il testo documenta con foto, piantine, disegni e mappe, il recupero delle trincee, degli osservatori, dei ripari e delle postazioni dell’esercito austroungarico sul monte carsico. Con scrittura cristallina e personalissima, Vidonis restituisce alle nuove generazioni la nostra memoria.
Presenta Massimo Romita
con Pino Guidi e Furio Premiani
Aureliano Barnaba Da sempre appassionato di storiografia della Prima Guerra Mondiale. Ha fatto parte del Gruppo Cavità Artificiali dell’Alpina delle Giulie con lo scopo di riportare alla luce le trincee e i manufatti della prima guerra mondiale presenti sul monte Ermada, soprattutto nel settore del monte Cocco assieme a Flavio Vidonis e a un gruppo di volontari. Il monte Ermada, una collina di poco più di 300 metri, è stato nei primi due anni della guerra 1915-1918 un possente e inespugnato baluardo dell’esercito austroungarico in difesa della città di Trieste, costituito da una serie di camminamenti, trincee, bocche di lupo, gallerie e caverne sia naturali che artificiali, che né i ripetuti assalti delle truppe italiane, né i pesantissimi bombardamenti erano riusciti a fiaccare.
E’ stato, con Massimo Romita, il fondatore del Gruppo Ermada. Ha curato, nell’ambito dello stesso gruppo, diverse mostre, in Italia e all’estero, con l’esposizione di reperti storici, piantine e plastici da lui stesso progettati. In particolar modo si ricordano i diorami delle 12 battaglie dell’Isonzo, quello sull’Ermada e quello della postazione per mortaio da 380 di Ceroglie.